Novembre

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NOVEMBRE significa ritorno dentro le mura domestiche.
Terminati i lavori in giardino e piantato nell’orto tutto ciò che serve per l’inverno e la prossima primavera (radicchio, cavoli, cavolfiori, finocchi, porro, aglio, cipolle, spinaci e biete), è il momento di trascorre i fine settimana in casa, magari con un buon libro (o a scrivere sul blog) davanti al caminetto.
Dire novembre significa pensare al profumo delle caldarroste. Non quelle che si trovano agli angoli delle piazze nelle grandi città (quasi gigantesche e spesso provenienti non da Cuneo ma dalla Cina) ma quelle che cuciniamo sulla piastra della stufa a legna di mia madre. Il piacere di cucinare le caldarroste nell’intimità della casa mi sembra un grande privilegio. È bello poter mantenere insieme nuovo e antico: scrivere sul “Tablet” (computer portatile di ultima generazione sul quale scrivo spesso le ricette) nella stessa stanza dove gustiamo la rustica semplicità delle caldarroste cotte nel modo più antico possibile, il fuoco della legna.
Novembre è ancora tempo di zucche.

La tavola di questo mese ha al centro una zucca decorativa regalo di mia zia Rita.
I piatti sono americani della “Lenox”.
Questa fabbrica di porcellana è nata alla fine dell’ottocento, gli Stati Uniti volevano produrre da soli i Servizi di Porcellana senza dover ricorrere a quelli inglesi.
La porcellana si caratterizza per il suo colore avorio dovuto alla tipologia di argilla e alla cottura. I piatti che vedete hanno un disegno anni 70 che ho trovato girando anni fa per un outlet nello stato del Maine.

 

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