Vellutata di Ceci

Questa vellutata di ceci è una ricetta di Stefania.
Ho avuto modo di assaggiarla a casa sua in una versione alla quale aveva aggiunto delle magnifiche code di gambero argentine.
I ceci sono legumi molto antichi, si dice che il nome Cicerone, antico e famoso romano, derivasse da una protuberanza che aveva sul naso a forma di cece, in latino “cicer”.
In tutta l’area mediterranea vengono largamente utilizzati e in alcuni paesi sono la base dell’alimentazione. In Italia si utilizzano nelle zuppe, abbinati alla pasta o come farina.
Celebre e buonissima è una specie di pizza ligure chiamata “farinata”.
Questi cereali sono di grande aiuto per il sistema cardio circolatorio, per abbassare il colesterolo.
Ricchi di proteine, fibre e sali minerali fra cui magnesio e potassio, non contengono glutine.
La ricetta che vi presentiamo è accompagnata da stelline di pasta sfoglia ma possono andare bene anche semplici crostini.
È un modo ideale per iniziare il pranzo di Natale.

VELLUTATA DI CECI
15 minuti | Cottura: 40 minuti + (40-60 minuti per lessatura a parte dei ceci)
(per 4 persone)

250 gr. di ceci secchi
½ cipolla
1 carota
1 costa di sedano
1 spicchio d’aglio
1 rotolo di pasta sfoglia
Olio
Salvia, rosmarino, alloro
Sale e pepe

Mettere in ammollo i ceci per 6/12 ore e lessarli per 40/60 minuti.
Nel frattempo tritare sedano, carota e cipolla, metterli in una capace pentola con un filo d’olio e inserire anche un sacchettino con dentro salvia, rosmarino, alloro e aglio.
Dopo che si è imbiondito il soffritto aggiungere i ceci lessati, rosolando il tutto per qualche minuto.
Aggiungere 1litro abbondante di acqua calda, coprire e lasciare cuocere per circa 20 minuti, mescolando ogni tanto. Spegnere il fuoco e lasciare riposare.
Usando un piccolo coppapasta ritagliare le stelline di sfoglia da mettere in forno per 10 minuti a 180°C.
Levare il sacchettino con gli aromi dalla pentola e con il mixer a immersione frullare il composto fino a ottenere una crema liscia, aggiustare di sale e pepe.
Impiattare aggiungendo su ogni piatto alcune stelline di sfoglia ancora calde.

 

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