This post is also available in: English
Ieri mattina mi sono svegliata molto presto per fare una passeggiata nei campi dietro la mia casa. Camminando lungo la riva del fiume che attraversa la campagna ho trovato i primi germogli di luppolo. Anche se dovevo andare al lavoro mi sono attardata a raccogliere queste saporite erbe per fare un risotto. Nella mia famiglia utilizzare gli “urtisons”, così vengono chiamati nel dialetto locale, è una tradizione che si ripete ogni primavera.
Noi conosciamo il luppolo soprattutto perché è un ingrediente utilizzato per produrre la birra (il gusto amarognolo bilancia il dolce del malto e il suo succo ha proprietà antibatteriche adatta a favorirne la conservazione) Pochi sanno che da questi germogli crescono le famose pianticelle che si arrampicano per 7/8 metri fornendo delle strane inflorescenze a pon-pon.
Nel risotto che vi propongo ho mescolato i germogli alla bieta per rendere il tutto più dolce.
Se vi piace l’amarotico utilizzateli da soli.
RISOTTO DI PRIMAVERA AL LUPPOLO SELVATICO
Tempo di preparazione: 15 minuti | Tempi di cottura: 20 minuti
(Per 4 persone)1 mazzetto di luppolo selvatico
1 mazzetto di bieta
200 gr. di riso Carnaroli
1 cipolotto bianco
2 cucchiai di granulato per brodo vegetale
2 cucchiai colmi di parmigiano reggiano
½ bicchiere di vino bianco
1 litro e ½ di acqua bollente
2 cucchiai di olio di oliva extravergine
sale
Lavare accuratamente le due erbe.
Tagliarle a piccoli pezzi.
Mettere al fuoco una pentola con l’acqua e portarla a bollore.
In una casseruola versare le erbe tagliate, aggiungere un po’ di sale e a fuoco vivo farle appassire per 5 minuti.
Versare il riso e dopo 1 minuto il vino bianco.
Far evaporare rimestando spesso.
Aggiungere il granulato per brodo e l’acqua bollente sempre rimestando e aggiungendo acqua solo quando la precedente è ben assorbita.
Dopo 20 minuti il riso è cotto.
Spegnere il fuoco, versare l’olio e il parmigiano. Mescolare e lasciar mantecare 1 minuto.
Servire ben caldo.
