I racconti di Leonardo da Boston “Le grandi foglie”

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Oggi la mamma ha portato a casa delle grandi foglie verdi erano così grandi che mi sembravano ampie come il capellino che di solito mi mettono per andare al mare.

Ogni settimana la mamma mi porta in un posto dove posso giocare per terra e anche mangiare.

Mentre vado su e giù in un gioco che lei chiama altalena canticchia “weee, weee”. Poi andiamo, attraverso un cancello, in un posto che ha grandi scatole per terra dentro le quali ci sono grandi cose verdi.Lei ogni volta mi ripete: questo è un orto. Mi fa osservare le foglie verdi di tutti i tipi, grandi, piccole, verde scuro e altre chiare.Vedo delle palline rosse fra le foglie.

Sapendo quanto importante è per me  toccare con la mano tutte le cose mi fa sfiorare con la mano varie foglie. In questo modo ho capito che le fogli non sono solo diverse per forma e colore ma alcune sono lisce altre pelosette. Quando stiamo per uscire da questo posto mi lascia soffiare  su alcuni oggetti leggeri appesi qua e là.

Quella sera una signora e un uomo ci hanno incontrati mentre io ero nel passeggino a fare il solito giretto. La signora aveva in mano un mazzo di grandi fogli che ha regalato alla mamma ma prima di dargliele, ridendo le ha sventolate davanti al mio viso. Queste foglie hanno fatto un’aria che mi ha mosso i capelli e fatto chiudere gli occhi. Sinceramente non capivo perché ridere di una cosa che mi dava fastidio.

La mamma era tutta contenta, lei è sempre contenta quando qualcuno le offre delle foglie che lei chiama verdure. Io invece ero incuriosito, volevo sapere come si sarebbero mai potute mangiare delle cose verdi così grandi. Le foglie che io conosco sono piccole e le posso mettere in bocca facilmente.

Arrivati a casa le ha appoggiate sul tavolo e io da sotto guardavo cosa sarebbe successo.

La mamma le ha lavate e cucinate per tanto tempo, così tanto tempo che io mi sono addormentato sul tappeto stanco di vederla andare su e giù per la cucina a mescolare la pentola.

Quando mi sono svegliato ho sentito un odore particolare che non avevo mai sentito, ma dal momento che non parlo ancora mi sono limitato ad annusare nella speranza che la mamma capisse che avevo bisogno di sapere che odore era questo.

Lei però non se né accorta ma mi ha preso in braccio e sistemato nel seggiolone. Mi ha messo la bavaglio di quando si mangia Nel mio piatto ho trovato delle uova strapazzate e un mucchietto verde scuro. La mamma ha detto assaggia queste foglie di cavolo cinese, sono buone. Io non mi sono fatto pregare e con le dita ne ho raccolto un pò e assaporato, il gusto era strano ma piacevole e con sorpresa della mamma ho mangiato tutto mentre lei mi guardava soddisfatta.

Così ho imparato che le foglie grandi si possono mangiare basta lasciare che la mamma le cucini a lungo. Nel frattempo si può schiacciare anche un pisolino.

Le cavolo cappuccio di Leo

Recipe by Colleen BeckettCourse: Articles
Servings

3

servings
Prep time

10

minutes
Cooking time

1

hour 

Ingredients

  • 1 mazzetto di cavolo cappuccio

  • 1 spicchio d’aglio

  • 2 cucchiai di aceto

  • 3 cucchiai di olio extravergine

  • sale qb

Directions

  • Pulite i cavoli, tagliando al centro il gambo duro. Tagliate poi a listarelle sottili.
  • In una padella aggiungete l’olio d’oliva e lo spicchio d’aglio intero, fate insaporire l’aglio con l’olio per un paio di minuti a fuoco medio-alto, quindi aggiungete il cavolo cappuccio tritato, aggiustate di sale e l’aceto di mele. Soffriggere con l’olio d’oliva per 3-4 minuti fino a quando non saranno appassiti, quindi aggiungere mezzo bicchiere d’acqua e coprire.
  • Cuocere ovunque da 1-3 ore, mescolando di tanto in tanto. Più tempo hai e meglio è. Vuoi che i verdi siano molto morbidi.
  • Togliere lo spicchio d’aglio e servire, tradizionalmente come contorno al barbecue.
 

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